Lo ammetto, ho un problema con la Francia.
Per cominciare, i francesi non sono
mai piaciuti. E fin qui, non me ne vogliano i francesi e gli amici
residenti oltralpe, niente di strano: mi attengo al cliché (mi
sembra proprio il post giusto per sfoggiare un francesismo).
Ma in fondo, perchè fermarsi al bieco
luogo comune, al banale stereotipo? XD Si può fare di peggio, e in
questo caso non me lo faccio ripetere due volte. Ebbene sì, perchè
a me non piace neanche il francese. Sarà che lo trovo assolutamente
impossibile da pronunciare, o forse che risveglia in me spiacevoli
ricordi del tempo in cui ero costretta a studiarlo a scuola... Fatto
sta che il suono della lingua francese mette a dura prova i miei
nervi! Per qualche ragione tutti quei suoni morbidi e melodiosi e
tutte quelle erre mosce turbano la mia psiche. E così, quando in
diverse occasioni si finisce per parlare delle differenze
linguistiche tra i vari paesi (sembra una follia, ma a me capita
spesso!), si ripete, inevitabilmente, la seguente scena:
Persona X: "Ah, il francese! Ma
avete notato che quando un uomo/una donna parla francese risulta
incredibilmente più affascinante?"
Io: "Ehm, a me veramente fa
schifo. Io adoro il tedesco!"
IMBARAZZANTE SILENZIO
IMBARAZZANTE SILENZIO
D'accordo. Capisco che il tedesco possa
non piacere, capisco tutte le simpatiche vignette che spopolano
online e l'ormai vecchia storia secondo cui "i tedeschi sembrano
sempre arrabbiati"...
Ma il mio è un amore spassionato, una
cieca dedizione :) non saprei spiegarla altrimenti!
E veniamo adesso al terzo nodo della
questione: Parigi. La Ville Lumière, la città più bella del mondo,
la capitale degli innamorati. Ecco, parliamone.
Non sono completamente pazza, quindi
non negherei mai la straordinaria armonia architettonica, la bellezza
dei giardini, le strade ampie, l'atmosfera solenne, ma... C'è un ma!
Dietro questa stupenda facciata si cela un'anima oscura, fatta di
razzismo, classismo e problematiche sociali maldestramente nascoste,
un po' come quei palazzi signorili con le fondamenta infestate di
topi. È chiaro che la mia è una generalizzazione, e in quanto tale
assolutamente parziale e attaccabile, ma è la sensazione che ho
avuto camminando per la capitale francese.
E adesso uno si potrebbe chiedere:
tutta questa presentazione, per poi realizzare una ricetta francese?
Ebbene sì, perchè questa ricetta è un omaggio a un viaggio a
Parigi. Ho cucinato con il sorriso, immersa nei ricordi: due donne,
amiche di una vita, un fantastico compagno di viaggio (e amico anche
lui! XD), due aerei, troppe ore in autobus, due amici (parigini
d'adozione), tantissimi chilometri, cibo, risate, lacrime e litigate!
Perchè in fondo non sono i luoghi che contano, ma le persone. E non
c'è niente di meglio di un viaggio per imparare a conoscerle e a conoscersi
meglio.
Quella che segue non è proprio la
ricetta originale della soupe à l'oignon, che prevederebbe una
gratinatura in forno con un quintale di formaggio, ma una versione
più light. Non poteva essere altrimenti, visto che ho preso la
ricetta dal libro di Lorraine Pascale, che prima di diventare una
famosa foodwriter, infatti, faceva la modella.
Zuppa di cipolle e salvia con
crostini al Gruyère
Ingredienti (per 4 persone)
Per la zuppa
Olio di oliva
Una noce di burro
4 grosse cipolle
1 foglia di alloro
2 spicchi d'aglio
una manciata di foglie di salvia fresca
1 cucchiaio di farina
1 litro di brodo di manzo
una manciata di prezzemolo fresco
sale e pepe
Per i crostini
una baguette
75 gr di Gruyère
sale e pepe
Mettere sul fuoco un'ampia padella con
l'olio e il burro. Pelare e affettare finemente le cipolle e metterle
in padella con la foglia di alloro. Coprire e lasciar cuocere per
circa 25 minuti, finchè saranno morbide. Nel frattempo tagliare
finemente l'aglio e le foglie di salvia e metterle da parte.
Per i crostini, tagliare la baguette a
fette piuttosto spesse (2,5 cm) e metterle sulla placca del forno
ricoperta da carta forno. Grattuggiare il Gruyère e usarlo per
ricoprire i crostini. Quando le cipolle saranno quasi pronte,
infornare i crostini utilizzando la funzione grill, finchè non
saranno dorati e il formaggio sarà sciolto (circa 5 minuti).
Non appena le cipolle saranno morbide,
aggiungere l'aglio, la salvia, la farina e il brodo di manzo.
Rimettere il coperchio. Quando la zuppa starà bollendo, rimuovere il
coperchio e lasciar asciugare per 2-3 minuti. Aggiustare di sale e
pepe.
Togliere i crostini dal forno,
aggiungere il prezzemolo alla zuppa e servire
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